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22/2/2005

BASKET: CUS BARI/PAF LEGNO S.SEVERO 75-76
Una vittoria importante per riprendere fiato
di Matteo Tricarico
Partita al cardiopalma quella di domenica scorsa al palacus di Bari fra la Fiat Millenia CUS Bari e la PAF Legno A.S. Cestistica di San Severo. I baresi, padroni di casa, sono stati sempre in vantaggio ma all'ultimo minuto i neri hanno dimostrato il loro valore riuscendo a conquistare prima il pareggio con un tiro da tre di Di Lembo e poi la vittoria all'ultimo secondo con un canestro di Cempini.
Da segnalare l'ottima prestazione dei due lunghi del San Severo, Cempini (23) e Contaldo (18) che sono stati i migliori realizzatori dell'incontro dopo Chiumarulo (30) del Bari. Nel campo si è visto finalmente il Cempini che tutti si aspettavano di vedere da tempo, adesso si spera che non si sia trattato solo di un miraggio.
Ma il dopo partita è stato caratterizzato dalle polemiche da parte delle due società circa i comportamenti non proprio ortodossi tenuti dai sostenitori della Cestistica in questa importante trasferta.
'Episodi del genere, mi fanno vergognare di far parte di questo ambiente', dice il presidente del Bari, Maurizio Scalera, riferendosi alla rottura di un pannello di pexiglass da parte di un tifoso giallonero. Ma, se è vero che gli episodi di violenza da parte dei tifosi devono essere condannati, è anche vero che non si può ricorrere a simili stratagemmi per cercare di conquistare un risultato che il campo di gioco ha negato.
'Non comprendiamo tanta acredine del Presidente del Cus Bari nei confronti di tutto l’ambiente cestistico sanseverese per quanto accaduto durante il derby tra la Paf Legno San Severo e il Cus Bari', dice in un comunicato ufficiale la società giallonera. La risposta potrebbe non farsi attendere molto perchè la società barese sicuramente cercherà di farsi riconoscere la partita a tavolino a causa di questi avvenimenti.
'Se il Presidente - continua il comunicato della Cestistica - 'si vergogna - come dice - di far parte di questo ambiente' è libero di frequentarne altri ma non venga a dare la colpa a noi. Non abbiamo l’abitudine di guardare in casa degli altri ma quando ci raccontano 'certe cose' sull’ambiente cestistico barese non possiamo fare a meno di ascoltare e dispiacerci, dal momento che sentiamo la società barese come nostri 'cugini'. Prova ne è l’invito da noi inoltrato ai dirigenti baresi a 'seguire insieme, all’insegna della sportività e del fair play' l’incontro del girone di andata'.
I fatti contestati dal Cus Bari parlano dell'esplosione di due petardi all'ingresso del campo prima della partita, della rottura, da parte di un gruppo di tifosi del San Severo che, con calci e pugni - dicono - ha scardinato la protezione in pexiglass provocando un'invasione di campo (anzi più invasioni di campo).
In realtà per la rottura del pexiglass si è trattato di una 'manata' data da un tifoso del San Severo che non voleva certo provocare la rottura che, invece, si è verificata.
Ma per il resto la cronaca ci dice che:
- E’ vero che gli arbitri hanno dovuto rinviare l’inizio dell’incontro ma non 'per impedire i numerosi tentativi di invasione di campo', semplicemente per far allontanare i tifosi del San Severo da una parte e quelli del Bari dall’altra, dislocati nei due corridoi sotto i canestri. Nessun tentativo di invasione di campo prima dell’inizio dell’incontro da parte dei tifosi.
- Non si è trattato di un gruppo ma di un solo ragazzo (tanto possono confermare gli stessi agenti intervenuti). Non ci sono stati ripetuti calci e pugni ma un solo colpo di mani. Una manata data a quello stesso pezzo di plexiglas, ripetutamente colpito da una serie di manate da un tifoso (o dirigente!) del Bari all’inizio del secondo tempo.
Purtroppo la violenza negli stadi e nei palasport, come in questo caso, viene alimentata anche e soprattutto dalle società che dovrebbero, invece, cercare sempre di tenere a bada gli animi dei propri sostenitori cercando di giocare in campo più che sugli spalti o, addirittura, fuori dalle strutture sportive. Provocare non serve a dare allo sport la sua giusta collocazione di svago e divertimento domenicale che accomuna tutti quelli che seguono assiduamente uno qualsiasi degli sport agonistici. Se poi la logica deve essere quella per cui deve vincere non chi è più bravo in campo ma chi ha più soldi o si trova in posizione dominante all'interno delle federazioni, allora vuol dire che possiamo mettere veramente la parola fine allo sport.

Fiat Millenia CUS Bari (75): Corvino 30, Traversa 3, Chiumarulo 13, Martina 11, De Feo, Favia, Vasquez 8, Ambruoso 10, Ruggiero ne, Marrocco.
All. Raho

PAF Legno A.S. Cestistica S.Severo (76): Di Lembo 13, Cempini 23, Iannetti ne, Pulvirenti, De Sanctis 8, San Lorenzo 2, D’Arrisi ne, Contaldo 18, Carrabba ne, Gori 12.
All. Brogialdi

Fuori per cinque falli Gori.

Parziali: 18-15; 40-33; 63-56

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