Vittoria del team biancazzurro molto meritata contro un avversario rimaneggiato da assenza importanti ma non per questo non altezza della situazione e ben schierato da Dario Bonetti (ex Milan, Juve, Dundee e ...). Poche volte si era visto un Manfredonia così determinato e volitivo. La rete di capitan Trinchera è stata un’autentica liberazione per tutto il popolo sipontino presente al Miramare.
Gli ultimi due pari casalinghi avevano creato un pò di apprensione nei tifosi, l’aggancio in vetta alla Cavese era sembrato maledetto. Il vantaggio al fischio finale e la concomitante sconfitta a Melfi della capolista hanno fatto letteralmente esplodere lo stadio.
La prime sortite sono degli ospiti: al 14° dalla fascia destra Tamandi dà a Garofalo che di testa allunga per Del Signore che riesce solo a sfiorare di testa e a mandare fuori. Più tardi, al 30°, Garofano s’incunea tra i centrali sipontini e da buona posizione conclude debolmente. Due minuti dopo Togni, sfugge a Bigica e lancia Albano in profondità, Scognamiglio, in ritardo, lo ferma fallosamente. Tutti s’aspettano l’espulsione ma l’arbitro, stranamente vede la punizione ma ammonisce soltanto il difensore lucano.
Al 33° Vadacca viene vistosamente trattenuto in area di rigore ma né l’arbitro né il suo assistente vedono nulla. Al 42° Barusso, su punizione da 30 metri, scarica sulla traversa un tiro poderoso che Iuliano appena vede. Con l’ennesima puntata di Trinchera su calcio angolo si chiude il primo tempo.
Nella ripresa il Manfredonia, trascinato da tutto lo stadio, presidia sempre di più l’area avversaria, ci provano a ripetizione Vadacca, Albano la cui conclusione viene intercettata da Scognamiglio, e Brutto che di testa ha poca fortuna.
Al 70° l’azione giusta: da angolo di Brutto, il solito Stefano Trinchera, sebbene ostacolato, riesce a svettare e schiacciare nell’angolo la palla del vantaggio. 1-0.
Quasi in contemporanea giunge la 'buona novella' da Melfi, è finale la Cavese ha perso 1-0. Se finisse cosi a Manfredonia le due compagine sarebbero appaiate in testa a 57 punti.
Bisogna riconoscere che i sipontini invece di arretrare e lasciare l’iniziativa agli avversari, hanno sempre tenuta alta la linea a centrocampo e hanno continuato a cercare la via del gol. A 10 minuti del termine Manca esalta Iuliano con un tiro in corsa.
Quando al 93° Zanardo da Conegliano Veneto, da il triplice fischio al Miramare è l’apoteosi, tutti esultano per una vittoria voluta, fortemente voluta da quasi (erano presenti più di 200 lucani) tutto lo stadio.
Manfredonia: Sassanelli, Calabro (Barusso), Terracciano, Trinchera, Di Pietro (Manca), Turone, Brutto, Togni , Albano, Vadacca, Romito (De Santis)
A disposizione: Apuzzo,Commisso, De Giosa, De Angelis
Allenatore: Dino Bitetto
Potenza: Iiuliano, Tamandi, Vittorio, Pisano, Dettori, Scognamiglio, Nolè, Bigica, Garofano, Dima Ruggiano, Del Signore
A disposizione: Rodomonti, Di Muro, Brigante, Zotti, Parisi, Pirrone, Palo
Allenatore: Dario BONETTI
Arbitro: Alberto ZANARDO (Conegliano Veneto)
Assistenti: Fulvio PENNINO (Frattamaggiore)
Vincenzo CASSESE (Nola)
Ammoniti: Terracciano, Vadacca Vittorio, Scognamiglio, Bigia
Espulsi: Dario Bonetti, Apuzzo