'
A breve saranno convocate le cantine dell’Alto Tavoliere in Prefettura per recepire l’accordo sull’uva siglato a Bari'. È Antonio Angelillis, assessore provinciale all’Agricoltura, a rendere noto l’esito del confronto che si è svolto ieri pomeriggio a Roma presso il ministero delle Politiche Agricole. Presenti il ministro Gianni Alemanno, i funzionari del dicastero, i rappresentanti dei comuni dell'Alto Tavoliere (Antonio VIllani - San Severo; Alcide Di Pumpo - Torremaggiore; Roberto Iafisco - Apricena; Generoso Perna, San Paolo di Civitate), oltre al Direttore Provinciale dei Coltivatori Diretti (Antonio De Concilio), al Presidente Provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori (Michele Colangelo), al Vice Presidente provinciale Confagricoltura (Simone Mascia), ai rappresentanti dei Comitati spontanei degli agricoltori ed ai rappresentanti delle Cantine dell’Alto Tavoliere.
'
L’incontro di ieri - spiega ancora Angelillis -
è servito a valutare eventuali difficoltà nell’applicazione dell’accordo. E a stabilire misure idonee affinché sia rispettato. In Prefettura, la Provincia di Foggia svolgerà un ruolo di sintesi tra le diverse esigenze'.
L’accordo siglato qualche settimana fa, sul prezzo delle uve in Puglia, è incentrato sul 'de minimis' (aiuto autorizzato da Bruxelles senza la necessità di apposita notifica) alle cantine che si impegnano a ritirare il prodotto alle condizioni fissate dal protocollo viene riconosciuto un aiuto di 1,50 euro al quintale. Per l’uva destinata alla vinificazione, le cantine si sono impegnate a versare ai produttori un prezzo netto di 17 euro per quintale, quando il prodotto consegnato ha una gradazione zuccherina di 15 o 16 gradi al quale si aggiungerà un euro per ogni grado aggiuntivo (o una equivalente riduzione in caso di gradazione più bassa). Accordo raggiunto anche sul miglioramento del vino attraverso l'arricchimento con il ricorso al mosto concentrato.
L’intesa è stata raggiunta anche per l’uva da tavola. Nel vertice di qualche settimana fa, fu fissato il prezzo a 12 euro al quintale, con l’impegno a ritirarne dal mercato 500mila quintali per destinarli a succhi di uva o biocarburante, ricorrendo a un bando affidato all’Agea.
Tra le altre contraddizioni evidenziate, si è parlato di un possibile accordo sotterraneo sulla testa dei produttori che avrebbe portato alla creazione di un 'cartello' tra le grandi imprese di commercializzazione di uva, vino ed altri prodotti agricoli. Sul fronte vitivinicolo, il Direttore Generale del Ministero ha comunicato che la Comunità Europea ha accettato la richiesta di distillazione di crisi per 2 milioni di ettolitri di vino e che si spera di ottenere presto una seconda tranche almeno altrettanto corposa (altri 2 milioni di ettolitri).
Nel corso dell’incontro di ieri a Roma è stata anche affrontata la situazione del settore del pomodoro. '
Anche in questo caso il vertice è servito a valutare lo stato di applicazione dell’accordo raggiunto. Saranno previste sanzioni per tutti i casi di mancato rispetto del contratto e degli accordi sottoscritti', conclude Angelillis.
Al termine dell’incontro il Ministero si è impegnato per : 1) riferire al Ministro le richieste ricevute e gli impegni presi; 2) interventi rapidi a sostegno delle produzioni agricole in questione; 3) collaborazione con gli organi competenti contro le azioni criminose; 4) interventi per limitare le attività commerciali non in linea con leggi vigenti e direttive comunitarie; 5) intensificazione dei controlli per terra, mare ed aria d’intesa con la Regione Puglia; 6) invio dei documenti sottoscritti alle cantine e invito alle stesse, attraverso le Prefetture, a rispettare gli accordi per ottenere i contributi deliberati; 7) studio dei modi utili ad escludere dai provvedimenti agevolativi le aziende che non rispetteranno gli accordi sottoscritti; 8) futuro sostegno alla commercializzazione agricola per non ritrovarsi in condizioni di grave crisi del mercato.