Le vacanze sono ormai terminate e quasi tutti stiamo per riprendere il ritmo di vita normale. La pausa estiva, come sempre, ha "congelato" i problemi sul tappeto (da giugno si diceva "se ne parla a settembre") ma anche lanciato qualche segnale confortante per una provincia come la Capitanata che ne ha maledettamente bisogno.
Partiamo dal boom del turismo. E' andata sicuramente benissimo, anche se gli operatori lamentano una diminuzione dei turisti stranieri, tedeschi in particolare. A parte il fatto che c'e' ancora qualche...scampolo di stagione da sfruttare ancora, il dato significativo lascia ben sperare per il futuro, nonostante tutti i nei del settore : non dimentichiamo che il 2001, anno post Giubileo, non era pronosticato molto favorevolmente! Gli incendi sono stati inferiori a quelli dello scorso anno, di annegamenti ed incidenti stradali le cronache fortunatamente hanno parlato poco, le sagre hanno impazzato dappertutto puntando alla valorizzazione dei prodotti tipici, in specie quelli agro-alimentari. Insomma, un punto a favore per il territorio.
Questa estate la archivieremo anche per le speranze che la politica ha cercato di infondere nella soluzione del problema acqua. Qualcosa si è finalmente mosso, Puglia e Molise si sono sedute al tavolo di confronto auspice il Governo, dalle parola si è cominciato a parlare di fatti. Non è poco, se pensiamo all'immobilismo del passato. Ma dall'Alto Tavoliere, che l'anno scorso scese in campo per chiedere degli aiuti per il settore vitivinicolo, si minaccia di fare il bis...invadendo città e paesi con i trattori se il prezioso liquido in qualche modo non dovesse arrivare.
Anche in agosto hanno circolato tante idee per continuare sulla strada del cambiamento in provincia di Foggia. A noi è piaciuta in particolare quella dell'Amministrazione Comunale di Foggia, riguardo al progetto di abbattimento dei recinti della villa comunale e dell'ospedale "D'Avanzo" per ampliare gli spazi verdi da destinare ai cittadini, unitamente ad un rinfoltimento del patrimonio verde a disposizione del capoluogo. Se è vero, come è vero, che chi amministra deve pensare al futuro (e non solo agli immediati interessi di bottega) fornendo intelligenti provocazioni culturali su come "vivere" meglio le città, sicuramente il primo cittadino dell'antica Fovea, Paolo Agostinacchio, merita una citazione particolare.
Con la segreta "speranziella" che venga presto imitato da altre Amministrazioni, di solito in altre faccende affaccendate.