'In riferimento all'articolo apparso su 'La Gazzetta del Mezzogiorno' di venerdì 31 gennaio 2003, nella pagina di cronaca locale di Cerignola, la scrivente tiene a precisare per amore di verità:
- i fatti descritti ed esposti nella nota dell'ANVA-Confesercenti pubblicata dalla stampa locale mercoledì e giovedì 30 gennaio 2003 corrispondono assolutamente ai fatti avvenuti ed accaduti;
- che il rappresentante della locale associazione dei commercianti di Cerignola si sia sentito in dovere, pur non avendo in alcun punto della nostra nota fatto riferimento a rappresentanti sindacali - che se così fosse il comportamento sarebbe doppiamente censurabile - dicevamo si sia sentito in dovere di rispondere e difendersi ci pare fuori luogo ed eccessivo;
- la nostra nota di accusa era ed è rivolta al Sindaco nella sua veste di tutore e garante del rispetto delle norme che egli stesso ha emanate, non ci risulta che il predetto responsabile della associazione comunale di Cerignola sia difensore civico, o difensore d'ufficio del Sindaco - se così fosse dovrebbe dare doppiamente conto ai suoi iscritti ed ai suoi colleghi di un operato che sul mercato di Cerignola ha lasciato interdetti non pochi operatori;
- che poi voglia far passare per criteri di equità (e quale? Visto che c'era una graduatoria approvata e delle ordinanze a firma del Sindaco di assegnazione di posteggi agli operatori) un suo personale modo di concepire i diritti degli altri operatori ai quali questa 'equità' non viene riconosciuta, ci appare il segnale di chi 'presume' di poter decidere per sé e per gli altri in virtù di un mandato che nessuno gli aveva conferito e sul quale, ribadiamo, il Sig. Sindaco, non ha ritenuto di dover intervenire ed anzi a lasciato, purtroppo correre, nascondendosi dietro il quieto vivere'.
Il Segretario Provinciale ANVA-Confesercenti
Arcangelo Renzulli