'Leggendo il decreto del Governo per le zone alluvionate e terremotate siamo rimasti stupefatti. I ventilati 700 milioni di Euro per tutto il territorio nazionale, cifra in ogni caso insufficiente visto che solo in provincia di Foggia, per l'ultima alluvione, i danni ammontano a 600 milioni di Euro, in pratica non esistono.
Il decreto prevede infatti che il dipartimento della protezione civile possa provvedere con contributi quindicennali ai mutui accesi dai Comuni e dagli altri enti per fronteggiare la ricostruzione.
In pratica questo vuol dire che la cifra realmente stanziata per quest'anno è di soli 38 milioni di Euro (48 per il 2004) per tutto il territorio nazionale. Una cifra che non può che essere definita ridicola.
I nostri agricoltori e allevatori, i lavoratori delle campagne, non hanno 15 anni di tempo per poter riprendere a lavorare. Le strade e le altre infrastrutture distrutte non possono essere ripristinate con una somma così irrilevante.
E' scandaloso che il Governo prenda così sottogamba le calamità che hanno colpito il Paese e in particolare il Mezzogiorno, tra cui il terremoto in Puglia e Molise del 31 ottobre 2002 e l'alluvione in provincia di Foggia a fine gennaio 2003. E' un atteggiamento irresponsabile, che rischia di compromettere il futuro socioeconomico di vaste aree, soprattutto del Sud, nelle quali la situazione occupazionale è già molto grave.
Il Governo deve dare una risposta concreta alle popolazioni terremotate e alluvionate. Per ora l'unica risposta in realtà è venuta dall'opposizione, che è riuscita a far approvare, col parere contrario del Governo e col voto contrario persino dei deputati del Polo eletti nelle zone colpite, un emendamento al disegno di legge sui condoni che prevede che le maggiori entrate di questi ultimi siano destinate in prevalenza alle zone colpite da calamità.
Facciamo appello ai cittadini, alle associazioni degli imprenditori, ai sindacati, a tutte le forze sociali del Mezzogiorno affinché facciano sentire la loro voce contro questo scandaloso comportamento del Governo.
Per parte nostra sosterremo le esigenze delle popolazioni colpite, cercando, in ogni sede, di far prevalere la necessità di interventi immediati per salvaguardare lo sviluppo delle zone in questione'.