Nonostante un consiglio comunale dimezzato, per la mancanza in aula di Forza Italia, la massima assise municipale sammarchese ha deciso per la riperimetrazione del Parco Nazionale del Gargano, su richiesta delle associazioni venatorie del posto.
L'esclusione di alcune aree dal perimetro della riserva nazionale, per affidarle ai cacciatori del posto, è passata con sei voti favorevoli (Udc) e otto astensioni (Ds, Margherita e Ppl). La richiesta di rivedere la zona di caccia, anche in vista dell'imminente apertura del tavolo delle trattative a livello regionale, era stata presentata al comune, nei giorni scorsi, dalle minoranze e dal consigliere di maggioranza Luigi Ciavarella, già rappresentante del movimento civico Forza Rinnovamento e Occupazione (oggi passato all'Udc).
La riperimetrazione è stata effettuata in ottemperanza alla Legge 394/91, che stabilisce appunto, tra le altre cose, i limiti di un parco nazionale. L'area da affidare all'arte venatoria è quella che va dalla località Ciocca (lato Nord) al Sambuchello (lato Sud). Ad illustrare la riperimetrazione è stato l'assessore al ramo Tonino Vigilante.
La delibera di consiglio, come accennavamo all'inizio, è passata con i voti a favore dell'Udc e con il non voto delle minoranze della Quercia, della Margherita e del Ppl di Angelo Cera. 'Abbiamo deciso di restare in aula e di astenerci - ha spiegato Emanuele Leggieri, presentando sul caso una apposita mozione d'ordine - semplicemente per non penalizzare i cacciatori di San Marco, che ora possono presentarsi al tavolo delle trattative regionali con un documento importante alla mano. Per il resto stigmatizzo l'irresponsabilità e l'assenza di Forza Italia, che ha preferito non pronunciarsi sulla materia'.
Il sindaco, dal canto suo, ha difeso l'operato della sua amministrazione, che già aveva previsto, a dire dello stesso Matteo Tenace, di accettare le richieste dei cacciatori. Per finire, Matteo Nardella dell'Udc ha chiesto maggiori controlli sul bracconaggio e sull'azione venatoria abusiva.