Domani MARIA GIUSEPPA ROBUCCI compirà 100 anni e l'intero paese di Poggio Imperiale ha organizzato una giornata di festa tutta per lei. L'arzilla 'nonna del paese', questo il riconoscimento che il sindaco Onorato D'Amato ha in mente di conferirle, già adesso è frastornata per tutta l'attenzione che in questi giorni le stanno dedicando parenti, amici, conoscenti e mezzi di comunicazione ma certamente non immagina quello che succederà domani quando tutti gli italiani la vedranno nella diretta di RAIUNO nel programma di Michele Cocuzza 'LA VITA IN DIRETTA' in onda dalle ore 16:15.
Maria Giuseppa, maritata Nargiso Nicola ma rimasta vedova nel 1982, è un'arzilla nonnina autosufficiente che vive tuttora da sola nella sua casa natìa. La sua giornata tipica inizia di mattino presto dapprima provvedendo alle sue necessità personali e poi recandosi a Messa ogni giorno. La sua è una devozione semplice, alla buona. Ogni sera, dice, ringrazio il Padreterno che mi ha fatto vivere un altro giorno. Una pia devozione rimasta ancorata agli anni difficili del dopoguerra fatti di stenti e sudore al solo scopo di garantire un 'pezzo di pane' ai figli.
Una devozione che nemmeno in questa ricorrenza si smentisce; i festeggiamenti avranno inizio con una S. Messa celebrata dal parroco, Don Paolo, nella chiesa matrice alle ore 12.
Tutti questi anni di sacrifici dedicati esclusivamente alla famiglia ed al lavoro non sono stati vani perché i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Quella dei Nargiso è una famiglia molto ben conosciuta in paese. Dei suoi cinque figli, Angelo, Concetta (al secolo Suor Nicoletta), Antonio, Giuseppe e Filomena, in particolare il primo, Angelo 73 anni, gestisce ancora, insieme al proprio figlio Nicola, in modo efficientissimo uno dei bar più frequentati: il Bar Roma.
A chi le chiede il segreto della sua longevità la nonnina non riesce a dare una risposta. In un recente reportage trasmesso da Telefoggia ha detto che si è sempre nutrita di cose semplici (ma genuine) quali, ad esempio, pane e pomodoro.
Non è raro che nel piccolo centro del nord Gargano si festeggino i 100 anni di un compaesano; il bello di questa volta è che la festeggiata non sembra proprio avere un secolo di vita tanto è la sua lucidità, la sua autosufficienza, la sua forza (anche fisica giacché riesce ancora a spaccare legna) che davvero potrebbe essere presa a modello come stile di vita.
Auguri nonnina, ti ammiriamo e ti siamo tutti vicini.