L'abbattimento dell'ex cinema Adriano a Vieste, costruito agli inizi degli anni '50 ed acquisito al patrimonio comunale dall'Amministrazione , ha fatto riscoprire una risorsa che per troppo tempo era stata nascosta e per la quale dovrebbe essere indubbiamente logico non ricostruire.
La scoperta di nuove risorse dovrebbe far riflettere sulla nuova opportunità e restituire ai cittadini, che per mezzo secolo sono stati privati di un panorama inimmaginabile, quanto è stato loro tolto nel passato e, poiché si parla di Vieste, dare ai turisti la possibilità di godere di un'altra delle splendide bellezze .
Purtroppo sullo stesso sito è stata progettata una nuova costruzione che sta portando allo scempio della baia e le cui fondazioni devono affondare nella roccia tufacea presente comportando una modifica della baia naturale che si è venuta creando in secoli di movimenti delle onde marine che hanno scavato nella roccia.
Restituire ai cittadini ed ai turisti il panorama rubato per 50 anni è l'obiettivo fondamentale di quanti hanno a cuore la cittadina garganica.
Legambiente, alla luce dello scenario che è venuto a profilarsi con l'abbattimento, chiede una rivisitazione del progetto in modo da tentare un recupero ed una restituzione di paesaggio e a non degradare ulteriormente un'area che è patrimonio di tutti.
Chiede, inoltre, l'intervento ed il controllo urgente da parte degli organi competenti per verificare che i lavori siano eseguiti perfettamente e siano aderenti alle norme e non portino al completo degrado.
Sviluppare il turismo in un territorio non è solo costruire nuove strutture ricettive, ma è anche salvaguardare e proteggere le risorse naturali presenti.