'Piccoli Comuni ogm free', non contaminati e non contaminabili da organismi geneticamente modificati, è la campagna di Legambiente iniziata lo scorso 21 novembre quando è stato piantato il primo cartello di 'Comune Ogm Free' a Greve in Chianti.
Dal cuore della Toscana vitivinicola (siamo nell'area del Chianti Classico) l'iniziativa ora si allarga ai Piccoli Comuni per creare un cartello che dia voce a quell'Italia minore di qualità. 'PiccolaGrandeItalia' lancia la sfida ai piccoli comuni perché rappresentano uno dei principali custodi del tesoro genetico del patrimonio dell'agricoltura tradizionale e delle nostre terre sapendo porsi allo stesso tempo come luogo di innovazione e di sperimentazione, di produzioni primarie qualificate, di un'esperienza fìsica e materiale di territorio, ambiente e natura.
Legambiente chiede anche ai piccoli comuni della nostra provincia di aderire e segnalare all'indirizzo E-mail 'info@piccolagrandeitalia.it' le esperienze di agricoltura di qualità, biologica e 'ogm free'.
Il piccolo comune dichiarandosi 'Ogm free' fa una scelta di campo precisa ed emblematica. In Europa si è di fronte a un bivio tra due scelte antitetiche: far progredire la filiera Ogm oppure conservare e migliorare l'attuale modello agricolo.
Legambiente è per la qualità, le produzioni tipiche, i vini e i cibi espressione della cultura materiale del territorio, quei vini e cibi che fanno grande il nome dell'Italia e della Puglia nel mondo.
Questo non significa essere contro la ricerca, né contro il nuovo, ma tenere fuori una certa idea di agricoltura e di utilizzo dell'ambiente.
Si chiede ai piccoli comuni un gesto concreto per consolidare l'alleanza tra quei movimenti di cittadini e consumatori che vedono negli Ogm un rischio per il nostro ambiente e per le identità locali. Il vero nemico è la coesistenza tra colture: se passa questa idea la tutela della qualità potrebbe venir meno perché sarà impossibile garantire la separazione dei diversi modelli agricoli, a maggior ragione nel nostro Paese, che è caratterizzato da un grande frazionamento della proprietà.
'La biodiversita è un valore ed è fonte di ricchezza per i territori, gli ogm invece sono anche dal punto di vista economico fonte di impoverimento'.
Legambiente ritiene che bisogna impedire quella ricerca legata solo a interessi particolari, come la ricerca Ogm nell'agroalimentare. Questi interessi e questo modello di gestione delle risorse del territorio vanno combattuti e contrastati avendo chiara l'idea dell'Italia che si vuole.
Non è solo una questione economica e di salute del consumatore, ma abbraccia per intero il concetto di Italia uguale Qualità.
Il nostro Paese è caratterizzato dall'intreccio tra natura, stona, cultura, ambiente, paesaggio, alimentazione, un intreccio di fattori positivi che rappresenta il retroterra del successo del made in Italy nel mondo, non solo nella cucina e nei vini, ma anche nella moda, nello sport e in altri settori. Tutti settori dove ci viene riconosciuta una forte attrattività. La qualità italiana è un fattore di modernità che ci può permettere di vincere anche la sfida della competizione economica.
COME ADERIRE
Aderire non è solo un gesto simbolico ma un atto concreto che impegna le amministrazioni a impedire la coltivazione e la sperimentazione di organismi modificati geneticamente sul proprio territorio; ad impegnarsi attivamente sull'educazione alimentare; a informare costantemente i cittadini sui rischi per l'ambiente e la salute che potrebbero provocare tali organismi.
Per aderire consultare il sito www.picccolagrandeitalia.it.