L'allarme rifiuti di plastica, recentemente lanciato dalla Confederazione Italiana Agricoltori (CIA), trova conferma nelle campagne della provincia di Foggia. La Sezione di Foggia del WWF evidenzia, infatti, il frequente abbandono dei rifiuti provenienti dall'attività agricola ed in particolare della plastica che comunemente costituisce il materiale usato per i tubi degli impianti d'irrigazione dismessi, coperture per serre, teli per la pacciamatura e altri prodotti utilizzati in agricoltura.
Altri rifiuti estremamente pericolosi sono i contenitori per fitofarmaci e concimi, classificati come tossico nocivi e spesso smaltiti in maniera impropria.
Considerato che la nostra provincia costituisce una realtà agricola estremamente rilevante, per il WWF sarebbe auspicabile che gli Enti locali ed in particolare gli Assessorati ambiente ed agricoltura assumessero un ruolo attivo per la costituzione di un tavolo di confronto su questa pericolosa emergenza ambientale.
A questo proposito, evidenzia il WWF, non va dimenticato che lo smaltimento abusivo dei rifiuti plastici spesso avviene con falò improvvisati e conseguente emissione di diossine ed altre sostanze inquinanti con inevitabili ripercussioni sui prodotti agricoli.
Al tavolo di confronto dovrebbero partecipare tutti i soggetti interessati al problema, fra i quali sicuramente: Amministratori dell'Ente provincia e dei Comuni, Associazioni d'agricoltori, Aziende agricole, Consorzi per il riciclaggio, Aziende di raccolta e recupero.
Per il WWF, l'obiettivo del gruppo di lavoro dovrà essere quello di mettere a fuoco cosa non funziona nella filiera del riciclaggio dei rifiuti agricoli al fine di allargare capillarmente il sistema di raccolta a tutte le Aziende agricole della nostra provincia.
Per l'associazione ambientalista esistono i presupposti per questa fruttuosa iniziativa sinergica in quanto le aziende di riciclaggio hanno tutto l'interesse ad aumentare la quantità di prodotto da riciclare per sfruttare pienamente la capacità produttiva degli impianti, gli agricoltori hanno tutto l'interesse ad eliminare a basso costo i rifiuti aziendali, i cittadini e i consumatori aspirano giustamente ad avere ambiente e prodotti della terra più puliti e sani, senza i rifiuti di plastica che deturpano il paesaggio rurale.