È soddisfatta Legambiente dell'iniziativa dell'Amministrazione Comunale di Lesina di dare il via all'abbattimento degli immobili abusivi nell'area di Torre Mileto. Questa mattina le ruspe hanno proceduto all'abbattimento di quattro abitazioni abusive sul litorale del comune garganico.
Poca cosa, se si considerano gli oltre duemila abusi realizzati nel corso degli anni in quest'area (700 dei quali considerati insanabili), ma 'un segnale inequivocabile - ha commentato Sebastiano Venneri, della Segreteria Nazionale di Legambiente - della volontà di riaffermare i principi di legalità in un'area per troppo tempo abbandonata all'iniziativa degli abusivi. Quella dell'amministrazione di Lesina - ha proseguito Venneri - è una delle tante risposte, venuta dopo numerosi tentativi di abbattimento andati a vuoto, che stiamo registrando dal territorio al provvedimento di condono'.
Solo qualche giorno fa si era assistito all'abbattimento degli scheletri nell'area del parco di Punta Pizzo a Gallipoli, dell'ecomostro di Punta Alice a Cirò Marina e di numerose abitazioni abusive nei sobborghi della Capitale.
'Sono segnali interessanti che giungono dagli amministratori locali ed addirittura dai proprietari degli immobili, nel caso di Punta Pizzo, ed è il modo migliore - conclude Venneri - per arginare la ripresa del fenomeno favorita dal condono del Governo Berlusconi'.
Ma gli abbattimenti di queste settimane sono anche l'indicatore del fallimento finanziario di un provvedimento che porterà nelle casse dello Stato solo pochi spiccioli. Sono pochissime le domande di sanatoria presentate finora, segno che né gli abusivi né gli amministratori hanno fiducia nel buon esito dell'iter procedurale della norma in questione.