Dopo decenni di contenzioso contro il Comune di Lucera, finalmente è stato trascritto, presso la Conservatoria dei registri immobiliari di Lucera, il decreto di espropriazione del sito di Fiorentino a favore del Comune di Torremaggiore.
La Città, degna erede storico-culturale della medievale città scomparsa, ne è oggi anche proprietaria. Ci son voluti molti e lunghi anni di contenzioso contro Lucera che l'aveva privatamente e piratescamente acquistata dall'ing. Tandoia, con l'avallo dell'allora prefettura di Foggia. Lucera oltre alla proprietà voleva trasferirsi abusivamente anche il demanio del sito. Cosa alquanto illegittima ed impossibile.
Fiorentino è situata in agro di Torremaggiore, che nel frattempo aveva finanziato pluriennali scavi archeologici a partire dal 1984. È una storia lunga vent'anni, insomma. Alla fine, la giustizia fa il suo corso e rende a ciascuno il suo.
Torremaggiore ha investito molto su Fiorentino, dov'è morto il più grande sovrano medievale, Federico II di Svevia, sia in convegni internazionali e pubblicazioni con l'Università di Bari e la Sorbona di Parigi, sia finanziando gli scavi. Lucera, invece, come contro, nulla ha realizzato a favore del sito negli anni in cui ha tenuto la proprietà.
Il presidente della Regione Raffaele Fitto si è impegnato a inviare a Torremaggiore i finanziamenti per la valorizzazione del sito di Fiorentino, grazie ad un accordo di programma tra la Regione e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il progetto, finanziato per circa due milioni di Euro, prevede un investimento di 750 mila Euro per la realizzazione del parco archeologico e la rimanente somma per la sistemazione del Castello Ducale di Torremaggiore dove avverrà la musealizzazione dei reperti della storica città.
Grande soddisfazione per i risultati raggiunti proviene dagli ambienti culturali di Torremaggiore, che vedono realizzarsi un grande sogno, la valorizzazione dei beni storico-culturali del territorio. Non bisogna dimenticare che a Torremaggiore si svolge annualmente il Corteo Storico di Federico II e di Fiorentino con l'impiego di centinaia e centinaia di figuranti, arrivato quest'anno anch'esso alla XX edizione.
'Gli intenti - spiega l'Assessore alla Cultura Nicola Matarese - sono quelli di lavorare assieme all'Università di Bari e di Foggia, con il coinvolgimento delle tre Soprintendenze pugliesi (per il patrimonio storico e demoetnoantropologico della Puglia, per i beni archeologici della Puglia, per i beni architettonici e per il paesaggio della Puglia), con cui è stato firmato un protocollo d'intesa'.
'È un grosso risultato per la crescita culturale della città - ha dichiarato il Sindaco Alcide Di Pumpo - L'iniziativa ci appartiene, perché per Fiorentino ci sentiamo fortemente impegnati'.
C'è una definitiva inversione di tendenza, come hanno fatto rilevare gli archeologi. Da Fiorentino partivano e si fermavano le informazioni, tanto è che il deposito dei reperti presso il Castello di Torremaggiore aveva i cocci che non servivano. Ora la grossa novità è che il 'corpus' archeologico di Fiorentino, esistente presso l'Università di Bari, è tornato a Torremaggiore. Gli sforzi concreti si potranno vedere a breve: il museo attualmente sito nel Castello Ducale va al raddoppio del materiale espositivo.