'Pur essendo Foggia una città di pianura e dal clima favorevole, le piste ciclabili non sono utilizzate. In molti tratti risultano perfino impraticabili perché ingombre con cassonetti di rifiuti e auto parcheggiate. L'accensione dell'illuminazione pubblica non ancora è stata adeguata all'orario legale. La mattina, infatti, in alcune strade di Foggia, rimangono accesi gli apparecchi illuminanti fino alle otto; la sera, sono già in funzione prima delle 19.
Cumuli di rifiuti sono abbandonati a terra vicino ai cassonetti e non conferiti negli stessi, spesso soltanto per il fastidio di aprirne il coperchio. Contenitori per la raccolta differenziata della carta e della plastica di frequente sono utilizzati per deporre rifiuti d'ogni genere. Strade e giardini pubblici sono cosparse di bottiglie vuote di birra e super alcolici, frequentemente anche rotte e quindi ancora più pericolose'.
Sono solo alcuni inquietanti esempi, evidenziati dalla Sezione WWF di Foggia, di 'disattenzione' nei confronti dell'ambiente che si registrano in città. Una situazione alquanto preoccupante perché per risolvere i problemi ambientali, se è vero che vanno prese decisioni e provvedimenti adeguati a livello politico, anche localmente e individualmente è necessario impegnarsi.
Non perdendo di vista l'obiettivo di intervenire sui problemi urbani anche attraverso forme di partecipazione, comunicazione ed intervento dei cittadini, per il WWF, nell'immediato, occorre comunque contrastare efficacemente alcune inammissibili forme d'inciviltà.
'È auspicabile - afferma l'Associazione ambientalista - che i Vigili Urbani, il cui organico è stato recentemente potenziato, oltre che per la regolamentazione del traffico, siano impegnati per la repressione di tali comportamenti che, spesso, sono dei veri e propri reati, come nel caso dell'abbandono dei rifiuti'.
Le autorità, esercitando le proprie prerogative e competenze, potrebbero, perciò, disporre una direttiva specifica affinché ciascuna pattuglia destini una quota d'interesse e operatività verso la prevenzione di tali vere e proprie aggressioni alla vivibilità urbana.
Ad esempio, alcuni pazienti appostamenti nei punti sensibili segnalati dall'AMICA porterebbero all'individuazione di coloro che abbandonano a terra la busta dei rifiuti o, peggio, la collocano in un contenitore della carta. Tali interventi repressivi, adeguatamente ripetuti e divulgati, contribuirebbero certamente ad orientare verso comportamenti più responsabili.
In definitiva si auspica un'azione di salvaguardia della vivibilità cittadina che, a parere del WWF, attuandosi attraverso le pattuglie che operano già in città, non dovrebbe comportare nessun particolare aggravio sul personale e quindi sulla spesa pubblica.
La macchina 'città' funziona con gran fatica e spesso viene vissuta come un luogo poco desiderabile, una maggiore attenzione da parte delle istituzioni a questi 'piccoli grandi' aspetti ambientali sarebbe fondamentale per rinsaldare il legame fra i cittadini e i luoghi del proprio ambiente di vita.