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22/4/2004

‘SVILUPPO E LAVORO DAI RIFIUTI’
Le proposte dei DS per un ciclo integrato dei rifiuti che crei ricchezza e salute
Si terrà domani alle ore 17:30, presso l'Hotel Excelsior di Bari, il convegno regionale, organizzato dai Democratici di Sinistra di Puglia, sul tema 'Sviluppo e lavoro dai rifiuti: le proposte dei DS per un ciclo integrato dei rifiuti che crei ricchezza e salute'.
Il convegno sarà presieduto dall'On. Enzo Lavarra. Terranno le relazioni introduttive Luciano Mineo - Vice Presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale e Massimo Blonda - Coordinatore Provinciale della Sinistra Ecologista. Interverranno Natale Belosi - Responsabile Nazionale del Gruppo Rifiuti della Sinistra Ecologista, Attilio Tornavacca - Scuola Agraria del Parco di Monza, Piero Capodieci - Presidente del CONIECO, Gianfranco Galanzino - Consorzio Italiano Compostatori, l'On. Donato Piglionica - componente della Commissione Bicamerale di Inchiesta sul ciclo dei rifiuti, Giuseppe Indolfi - Assessore all'Ambiente del Comune di Mesagne, Mario Codanti - Direttore di 'Corvinia Lavoro'.
Concluderà i lavori il Segretario Regionale dei DS Michele Bordo.
L'incontro sarà, per i DS, occasione per presentare una proposta organica e alternativa per affrontare l'emergenza rifiuti in Puglia.
'Dopo dieci anni di gestione commissariale inutile e dannosa, che non ha minimamente affrontato e risolto i problemi dell'emergenza, Fitto pensa di risolvere il problema nel modo peggiore: realizzando un numero spaventoso di inceneritori sparsi per tutta la regione'.
Secondo i DS la Puglia rischia, in questo modo, di diventare una enorme pattumiera. Poiché questi impianti funzionano utilizzando come combustibile il CDR, che a seguito dei recenti interventi legislativi varati dal Governo Berlusconi è considerato rifiuto speciale e non solido urbano, i rifiuti potranno provenire non solo dal territorio regionale ma da tutto il territorio nazionale.
'Questo elemento - affermano dal Partito - potrebbe far diventare la nostra regione l'epicentro dei rifiuti che non si riescono a smaltire in tutto il resto dell'Italia. Se a tutto ciò si aggiunge che, negli anni della gestione commissariale, non è stato prodotto alcuno strumento di programmazione per lo smaltimento dei rifiuti speciali e che, in conseguenza, in Puglia, è possibile realizzare un numero illimitato di discariche per rifiuti speciali, le drammatiche conseguenze possibili sono sotto gli occhi di tutti'.
Al piano di Fitto - contro il quale stanno scendendo in campo le popolazioni, guidate da associazioni di diverso orientamento, e persino i settori più avanzati ed avvertiti dell'imprenditoria pugliese - i DS contrappongono un progetto completamente alternativo, fondato su due elementi essenziali:
1. il superamento della gestione commissariale;
2. l'attivazione di una politica per la realizzazione di un ciclo integrato dei rifiuti, capace di creare ricchezza e salute.
Il ciclo integrato dei rifiuti deve fondarsi su un forte impulso alla raccolta differenziata, che in Puglia non supera, allo stato attuale, il 5% del quantitativo di rifiuti prodotto. Solo sulla base della raccolta differenziata il rifiuto può trasformarsi in ricchezza, lavoro e salute.
La raccolta differenziata porta a porta può attivare il circuito virtuoso che consente di trasformare il rifiuto in compost per l'agricoltura a seguito della separazione della frazione umida, in prodotti derivati dal riciclaggio del vetro, della carta, della plastica, ecc., limitando in questo modo solo la parte residua alle attività di produzione di energia elettrica. Energia elettrica che la Puglia già produce in netta eccedenza rispetto al fabbisogno regionale. Il ciclo virtuoso deve, quindi, partire dalla raccolta differenziata e prevedere tutta la vasta gamma di riutilizzazione dei rifiuti, limitando al massimo la realizzazione di pericolosi impianti di incenerimento dei rifiuti.
'Su questi temi - concludono i Democratici di Sinistra - presenteremo le nostre proposte e soprattutto le esperienze e le competenze che esistono nel settore, a dimostrazione che una politica alternativa per la gestione dei rifiuti è non solo possibile ma addirittura auspicabile per costruire un futuro della Puglia rispettoso delle sue enormi risorse naturali e storiche ed insieme dell'ambiente e della salute dei cittadini. Al confronto sulla nostra proposta alternativa chiamiamo a partecipare tutti i soggetti che operano nel settore, le forze politiche e sociali, oltre, ovviamente, ai cittadini e alle associazioni ambientaliste'.

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