Ricevuto, pubblichiamo integralmente il comunicato diffuso dal Direttore de 'La Grande Provincia', Giovanni Dello Iacovo, in merito alle reazioni dell'azienda Amgas nei confronti di un suo editoriale.
'Per agevolare, almeno su questo, il lavoro dei legali dell'Amgas Spa, informo che l'autore dell'articolo 'Sul Palazzo dell'Amgas di Via Manfredi sventola la bandiera della Filibusta', comparso su 'La Grande Provincia' di oggi (1° luglio - NdR), è lo scrivente. Qualche evidenza si ricavava dal fatto che appariva sormontato dalla dicitura 'L'EDITORIALE', normalmente a firma del direttore di un giornale.
Il dottor Antonio Apicella lo considera diffamatorio e addirittura il 'punto più alto ed allarmante di una campagna di aggressione ispirata da infondate e calunniose accuse dei sindacati confederali'. Di più, Apicella registra nella sua nota, scritta frettolosamente neanche su carta intestata, scarabocchiando l'inoltro 'a tutti gli organi di stampa - loro sedi', un 'ritorno a una cultura arcaica: non è un caso che si parli di municipalizzate, o che si ritenga possibile fare 'ordinaria amministrazione' in un'azienda sottoposta ai doveri e ai rigori del diritto privato'.
Come egli stesso finisce per definire, è questo il campo in cui ho espresso un'opinione critica circa le decisioni maturate o maturande all'Amgas: se l'agire in regime di diritto privato significa assoluto svincolo dal 'munus' pubblico da cui promanano poteri e funzioni amministrative di enti in definitiva strumentali dell'Amministrazione municipale. È questione ampiamente trattata e risolta sul piano giurisprudenziale, che non a caso affida alla Corte dei conti il controllo giurisdizionale sugli atti delle aziende speciali: con ciò facendo prevalere la cornice pubblica entro cui maturano atti di diritto privato.
Ma, soprattutto, è questione di sicuro interesse pubblico e politico, soprattutto nel delicato momento di passaggio tra un'Amministrazione e l'altra in forza di elezioni popolari. Un tema per contrastare il quale, minacciando querele per diffamazione, il dottor Apicella mostra un atteggiamento intimidatorio verso la libertà di stampa e di opinione esercitata registrando, non essendone 'ispirati', voci del libero sindacato e non dell'azienda Amgas che, interpellata, si è sottratta'.