Un ordine del giorno a sostegno dell'agricoltura pugliese, ha aperto i lavori del Consiglio, impegnato nella sessione estiva di bilancio. È stato approvato all'unanimità e riguarda la 'difficile situazione in cui si dibatte l'agricoltura pugliese, in particolare per il mancato pagamento dei contributi Inps'. Un intervento che intende richiamare l'attenzione sul settore primario pugliese, i cui problemi sono destinati ad aggravarsi dopo i devastanti temporali di questi giorni che hanno investito l'intero territorio regionale.
Questo il testo dell'ordine del giorno unanime.
Il Consiglio della Regione Puglia
VALUTATA
la difficile situazione in cui si dibatte l'agricoltura pugliese, a causa soprattutto della mancata soluzione del problema riguardante il mancato pagamento del contributi Inps e alla relativa cartolarizzazione;
CONSIDERATO
che esso è la spia di una più generale difficoltà che vive l'agricoltura pugliese, che si dibatte in un contesto di serissime difficoltà, afflitta dall'aumento dei costi di produzione, in primo luogo quelli contributivi ed energetici, e dei prezzi non remunerativi dei prodotti agricoli; e che ogni anno il settore agricolo in Puglia impiega mediamente 15 milioni di giornate lavorative, pari a un quarto della manodopera agricola italiane.
ATTESO
che da anni gli agricoltori pugliesi aspettano dal Governo nazionale una soluzione, adeguata al problema della cartolarizzazione dei contributi Inps arretrati, e la fiscalizzazione di quelli correnti;
RITIENE
che il Governo nazionale debba considerare la riduzione dei costi degli oneri sociali come una vera e propria scelta di politica economica e non una misura esistenziale, secondo quanto affermano i più illustri economisti e che tale scelta è una strategia "consigliata" addirittura dall'Ue, la quale considera veramente efficace, per il Sud e lo sviluppo dell'occupazione, una politica economica incentrata sulla riduzione degli oneri sociali piuttosto che sulla riduzione delle tasse.
IMPEGNA
il presidente delle Regione Puglia a intervenire presso il presidente del Consiglio e il ministro del welfare, per chiedere:
1. la sospensione immediata della riscossione del contributi Inps, che sta determinando gravissime conseguenze sulle imprese agricole pugliesi, sottoposti a migliala di pignoramenti;
2. che il Dpef e la legge finanziaria 2005 prevedano:
a) l'abbattimento del 75% della sorte capitale dei contributi Inps non pagati, degli interessi e delle sanzioni;
b) l'individuazione, per gli anni correnti, di un'aliquota contributiva che sia la media delle aliquote praticate nei Paesi dell'area mediterranea dell' Ue, pari al 50% di quella attuale.