Nulla di fatto per i dipendenti regionali che aspiravano all'inquadramento nella fascia dirigenziale. La proposta di legge, presentata in seconda commissione dal consigliere Nicola Tagliente, con la quale si tende a sanare un contenzioso con i dipendenti regionali che rivendicano il suddetto inquadramento, è stata bocciata con il voto contrario di Raffaele Belardi, (Fi), Dino Marino (Ds), Saverio Congedo (An) , favorevoli, invece, il presidente della commissione, Mattia Mincuzzi e uno dei proponenti, Nicola Tagliente.
La questione è abbastanza complessa, sostengono i rappresentanti sindacali (Vaccaro Cgil, Serracca (Cisl e Abbruzzese Uil): da una parte esiste la pretesa del diritto di chi rivendica il superamento di un concorso e quindi l'applicazione delle nuove norme contrattuali; dall'altra c'è 'l'ingiustizia' per coloro che non hanno partecipato a questo concorso pur avendo i titoli, perché si trattava di fare un 'salto illegittimo' da un inquadramento molto basso alla fascia dirigenziale. L'unico passaggio di livello possibile da un punto di vista strettamente contrattuale, sostengono i sindacalisti, è quello che va da una fascia a quella immediatamente successiva.
Prima della riunione i sidacalisti hanno incontrato i componenti della commissione ed hanno sottolineato la posizione contraria all'approvazione del disegno di legge 'Tale disegno se approvato - hanno detto - è sperequativo nei confronti del personale che si è attenuto alle regole fissate dalla stessa amministrazione e cambierebbe i criteri di partecipazione ai concorsi impedendo, nel contempo al personale non ricorrente le stesse identiche opportunità'.
Michele Losappio e Pietro Pepe hanno dichiarato che 'la questione avrebbe dovuto essere affrontata dal governo, assente, invece su tale questione'. Marino, ha sottolineato che 'in realtà il governo si è già pronunciato nel momento in cui ha bocciato in aula, l'emendamento al bilancio che sostanzialmente andava nella direzione della sanatoria'. Anche per Belardi 'l'affare è divenuto politico e dovrebbe essere il governo a decidere'. Mincuzzi e Tagliente hanno avanzato l'ipotesi di 'affidare a qualche esperto la valutazione e quindi risoluzione di questa vertenza'.
La tesi del consigliere Tagliente, sostenuta nella sua proposta di legge è chiara: 'i dipendenti regionali che hanno sostenuto e superato le prove di esame sulla base delle ordinanze del Consiglio di Stato del 1999 e del 2000, e sono stati utilmente inseriti nella relativa graduatoria dal dirigente del settore personale, devono essere inquadrati nella fascia funzionale dirigenziale.