Il decreto legge sugli OGM approvato dal Consiglio dei Ministri chiama le Regioni alle proprie responsabilità. Esso infatti prevede che le Regioni presentino entro il 31 dicembre del 2005 i piani di coesistenza fra le coltivazioni tradizionali e quelle transgeniche. Queste ultime potranno essere coltivate in aree omogenee per garantirsi da possibilità di contaminazioni.
'È perciò lampante - affermano i consiglieri regionali Michele Losappio e Arcangelo Sannicandro (Prc) - che la Puglia è già da ora chiamata ad esercitare la propria autonomia in sintonia con le decisioni assunte dal Consiglio Regionale che nel 2003, con legge approvata all'unanimità, la dichiarò free OGM. Una scelta che è stata rafforzata dal pronunciamento di una novantina di Amministrazioni Comunali che hanno anch'esse deliberato in tal senso. Auspichiamo che l'Assessorato all'Agricoltura produca subito e senza indugi gli atti conseguenti, individuando e delimitando le aree omogenee destinate alla ricerca sugli OGM in modo da scoraggiare gli appetiti delle multinazionali e valorizzare le produzioni tipiche e locali'.