'L'ulteriore incremento del budget sanitario è un riconoscimento pieno del lavoro di razionalizzazione e ammodernamento del settore compiuto in questi anni nella nostra Regione. Un fatto epocale che premia il lavoro di riorganizzazione virtuosa della spesa sanitaria portata avanti dall'Amministrazione Fitto'.
Esordisce così il consigliere regionale Simone Brizio (Fi) dopo l'accordo raggiunto tra i governatori italiani e il ministro Sirchia, nella conferenza straordinaria dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome, che ha stabilito i criteri per la ripartizione del fondo sanitario nazionale di 88 miliardi e 200 milioni di Euro per l'anno in corso. Di seguito l'intervento di Brizio.
'Per il 2005 la nostra Regione, insieme alle altre del Sud, ha portato a casa un ottimo risultato, sintomatico di una sempre maggiore attenzione verso il Mezzogiorno, da parte del Governo. Agli 88,2 miliardi di Euro del Fondo Nazionale, sono stati aggiunti poi altri 2 miliardi di Euro rivenienti dallo stanziamento, da parte dello Stato, per il ripiano del disavanzo 2001-2003 messo a disposizione proprio delle regioni. A conti fatti, alla Puglia, per il 2005 saranno riconosciuti 435 milioni di Euro in più che ci portano ad una dotazione complessiva che sale a 5 miliardi e 770 milioni, superiore allo scorso anno quando in cassa entrarono 5,335 miliardi di Euro.
Ma quel che è più significativo che sono ben 73 milioni in più rispetto alla proposta formulata dal ministro Sirchia. Successo realizzato grazie alla capacità di chi ha rappresentato la nostra Regione e di chi ne ha sostenuto il suo peso in ambito nazionale. Denari in più che serviranno a proseguire sulla strada del rinnovamento e dell'innovazione. Il già conseguito risanamento dei conti pubblici pugliesi, nella spesa sanitaria e l'ulteriore incremento della quota, consentirà nuovi investimenti nel settore.
Un plauso ed un sentito ringraziamento, per questi motivi, va da parte mia a coloro che vi hanno contribuito: in primis al Governatore, all'assessore al Bilancio Rocco Palese ed ai vertici della direzione generale dell'Agenzia Sanitaria Regionale (ARES). Amministratori e funzionari che si sono battuti per riportare le ragioni del Sud, e della Puglia in particolare, nella giusta direzione di marcia, quella dello sviluppo socio-economico.
Dopo il giudizio formulato nei giorni scorsi dalla Corte dei Conti sulla gestione della sanità pubblica, oggi raggiungiamo l'apice di una ottima politica di riorganizzazione, di razionalizzazione delle risorse, con un bilancio in pareggio ed un ben avviato processo di riordino della sanità pugliese grazie al quale abbiamo tagliato gli sprechi.
Provvedimenti tutti attenti, inoltre, alla politica dello stato sociale. I miglioramenti ottenuti nella gestione della spesa sanitaria, le risorse derivate dal gettito sono state dirette anche a sostenere la spesa di investimento per interventi di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico. Basti pensare che in Puglia la spesa corrente in materia di sanità è
aumentata rispetto agli anni scorsi e per la prima volta sono stati attivati programmi di investimento con l'attivazione di numerosi reparti e con nuove tecnologie: abbiamo attivato il servizio 118 che sta dando risultati eccezionali e dei reparti di rianimazione, terapia intensiva, le lungodegenze e le riabilitazioni. Sono grandi trasformazioni che hanno cambiato il volto della sanità. Abbiamo fatto tutto questo riducendo le tasse, l'Irpef e gli stessi ticket sanitari'.