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24/6/2005

ACHILLE IANNARELLI, IL VOLTO GIOVANE DELLA POESIA
Si è svolta a San Severo la serata dedicata al giovane poeta
di Agostino Marra
Si è svolta ieri sera presso il chiostro della Biblioteca Comunale di San Severo una piacevolissima serata dedicata ad Achille Iannarelli ed alla sua poesia.
Achille, 24 anni, ha pubblicato la sua prima raccolta di versi, "La tempesta, il tedio e la speranza": la raccolta è nella collana "Libri di poesia", che riunisce i migliori versi recenti di poeti italiani e non.
La serata è stata introdotta dall'Assessore alla Cultura del comune di San Severo, Michele Monaco, e dalla Dott.ssa Concetta Grimaldi, direttrice della Biblioteca Comunale. Voce narrante dei versi più belli di Achille è stata l'attrice Rosanna Giampaolo, accompagnata dal sognante vibrafono di Massimo Carafa e dal malinconico sax di Michele Carrabba.
Enrico Fraccacreta ha sottolineato l'atto di coraggio di Achille, perché fare poesia è mettersi in un cantuccio a ricordare, e si ricorda solo qualcosa che già si sta perdendo. Tanto più coraggiosa è la scelta di Achille perché in un contesto nel quale l'immagine sta soverchiando la parola, e i giovani sono sempre più convinti che per essere qualcuno bisogna aderire all'immagine, Achille ha invece scelto la strada della parola.
La poesia di Achille parte dall'ardore giovanile per planare nel pudore della speranza e nella malinconia, perché "le finestre da cui guardare sono sempre le stesse/ solo gli occhi cambiano".
Fraccacreta ha accostato Achille al poeta polacco contemporaneo Zagajewsky, che evidenzia le trappole della condizione giovanile tramite i nascondimenti. Il critico Canio Mancuso ha invece accostato la poesia di Achille a quella di Ungaretti, che usava la parola per celare l'Altrove. "Altrove" è peraltro il titolo di una delle poesie più belle della raccolta. L'Altrove di Achille non è solo nello stile secondo Mancuso, ma è onirico, è la parola che rimanda a pensieri difficili da spiegare, che afferiscono al mondo di chi ha scritto ma che ugualmente svelano un proprio mondo a chi legge. "La poesia è parola e la parola è come una nave di fiammiferi: con i fiammiferi si può appiccare un incendio ma si può anche costruire una nave".
Achille ha costruito una nave, e siam certi che altre ne verranno.
AGOSTINO MARRA

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