Quest’anno il Carpino folk festival 2005 sta cercando di fare le cose in grande e, forse, come dichiarano gli stessi organizzatori:”è destinato a restare nell’albo d’oro delle migliori edizioni di sempre del festival”.
L’ultima chicca che si aggiunge alle tante partecipazioni è la presenza di Max Berrù.
E’ una specie di “esordio” quello di Barrù che si presenta come solista dopo essere stato da sempre una voce storica.
A circa otto anni dal suo “ritiro” la voce degli Inti-Illimani ritorna con la sua la magia e la sua delicatezza.
Max Berrù è uno dei fondatori (nel 1967) dello storico gruppo degli Inti-Illimani di cui è stato parte attiva per oltre 30 anni.
Insieme allo storico gruppo, è apparso sulle scene internazionali con i più grandi artisti esistenti al mondo : Peter Gabriel , Bruce Springstein, Mercedes Sosa, Sting, Tracy Chapman, Youssou´n´Dour, Wynton Marsalis, Paco Peña, John Williams, Emma Thompson, Karin Matheson e tanti altri.
Nel 1973, il presidente cileno Salvador Allende fu deposto da un “golpe” militare, mentre gli Inti-Illimani erano in tour in Europa. I giovani musicisti si sono trovati senza patria e passaporto. L'Italia si è trasformata nella loro patria per i 14 anni successivi.
Nel 1988, sono potuti rientrare in Cile, divenendo di fatto ambasciatori dell’america latina, in tutto il mondo.
Nell’Aprile 2004, Max Berrù incide il suo primo disco da solista “INTImo”.
“Questo è un disco molto romantico, si compone di canzoni vecchie, ritrovate nei meandri della memoria e ricreate alla mia maniera. E’ una parte di me che non era uscita prima, perché con gli Inti-Illimani venivano proposti brani nuovi, creativi e questo lavoro è una parte della memoria a cui ho potuto dare libero sfogo…”
Alla relaizzazione di questo disco hanno partecipato 27 musicisti, che vanno da Raúl Céspedes, definito da Berrú come “un músico joven muy muy talentoso que en el futuro dará que hablar”; un gruppo di mariachis; il dúo “Juaco y Nico”, il gruppo Amaru e degli Inti-Illimani.
“Ho scelto queste canzoni, questi musicisti e questi arrangiamenti perché ho voluto dare un tocco nostalgico, di ricordo a tutto il disco e questo è quello che si può ascoltare in ognuna delle canzoni” dice Max.