Il calcio si sta sempre più trasformando da evento sportivo a spettacolo mediatico. Guardare i resoconti filmati delle partite di A e di B mette una tristezza che quasi rasenta l'angoscia.
Tribune vuote, urla dei giocatori che creano l'eco all'interno degli stadi, giocatori che esultano sempre più verso la telecamera e sempre meno verso la curva dei propri supporters.
Siamo a uno sport virtuale, che ormai si gioca quasi esclusivamente per i diritti TV che per il pubblico e per i tifosi.
Non ci sarebbe nulla di strano a vedere giocare il Parma a Messina e il Messina a Pordenone perchè ormai le squadre giocano a prescindere dai tifosi e a prescindere dal pubblico.
Ormai il pubblico del calcio è fatto di telespettatori e, siamo convinti che se uno dei tanti appassionati abbonati alle pay per view dovesse andare allo stadio non saprebbe più guardare la partite e farsi un giudizio personale perchè ci vorrebbe il replay, la seconda, la terza, la quarantesima inquadratura della stessa azione... Cosa che, per fortuna, i nostri occhi non possono fare.
Allora tutti mano ai decoder... Le società non preparano più le campagne abbonamenti, ma i contratti sui diritti Tv, Digitale, satellitare, internet, mobile ecc...
E i ragazzini che si devono o vogliono a vvicinare a questo sport più che allenarsi vanno dall'acconciatore alla moda, ai centri benessere a farsi la lampada, a comprarsi la maglia intima con il cuore come quella di vieri, a comprarsi la fascia di Totti... E cosa imparano ? A tuffarsi, a picchiare l'avversario senza farsi vedere, non più dall'arbitro, ma dalle telecamere... esercizio ben più difficile...
I sindaci ci hanno provato a riportare le partite ad orari confacenti alle famiglie e al pubblico... Niente da fare anche perchè avranno pensato i "maghi della Lega Calcio" ormai anche le famiglie sono virtuali... E allora ? Allora cosa c'è di meglio di uno sport virtuale ?
Quasi... il prossimo anno il campionato lo giocheranno alla consolle di un videogame molto "realistico"... Buon divertimento "