La Residenza sanitaria assistita per anziani non autosufficienti attiva presso l’Ospedale di Monte Sant’Angelo ha raddoppiato la sua capienza, passando da venti a quaranta posti. Inaugurata nel 2003, quella di Monte Sant’Angelo è la prima Rsa sorta in Puglia e l’unica di proprietà pubblica.
Stamane, presso il nosocomio di Monte si è svolta una breve cerimonia per inaugurare i nuovi spazi. Introducendo i lavori, il coordinatore sanitario della Rsa, dottor Giuseppe Totaro, ha sottolineato il buon livello qualitativo delle prestazioni offerte dalla struttura, il cui personale ha saputo adeguare la propria competenza e professionalità ad una attività sensibilmente diversa dal tradizionale lavoro di corsia.
Dal canto suo il direttore generale della Asl Fg/2, Donato Troiano, ha individuato proprio nella buona qualità del servizio la motivazione fondamentale dell’allargamento della struttura, che è il primo nucleo del dipartimento di Geriatria e Riabilitazione che l’Asl intende realizzare nell’ospedale. Troiano ha sottolineato positivamente anche l’imminente apertura del Centro Sociale per anziani cui ha dato vita il Comune (nella sua seduta del 28 dicembre il Consiglio Comunale ha approvato il regolamento), che conferma l’antica vocazione solidale della città dell’Angelo. Un concetto ribadito anche dal sindaco Antonio Nigri (che ha partecipato alla manifestazione insieme al vicesindaco Pasquale Palumbo e all’assessore ai Lavori Pubblici Michela Prencipe).
Nigri che ha elogiato Troiano per la sollecitudine con cui ha dato risposta in tempi rapidi alle istanze del territorio. '
Quello della solidarietà e del rispetto per gli anziani - ha detto il sindaco Nigri -
è un valore condiviso da tutta la nostra comunità, nel quale la città crede a prescindere dalle appartenenze politiche e dalle collocazioni amministrative'.
Il sindaco ha inoltre annunciato che, grazie al protocollo di intesa sottoscritto dal Comune con l’associazione di volontariato 'Genoveffa da Troia', sorgerà presto a Monte, con il pieno accordo della Asl, il secondo hospice di Puglia: si tratta delle strutture destinate ad accogliere i malati terminali di cancro, che per la complessità delle terapie non possono essere assistiti in casa e tuttavia non vanno consegnati ad un’anonima ospedalizzazione.