Anche le Guardie Zoofile dell’Ente Nazionale Protezione Animali hanno partecipato, coinvolte dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, all’operazione della notte scorsa che ha portato all’esecuzione di 15 ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettante persone accusate dalla Procura di Napoli di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato e degli scommettitori delle gare ippiche. L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile di Napoli in collaborazione con i colleghi di Siracusa, Taranto, Forlì, Ravenna, Piacenza e Modena e ha stroncato quella che, secondo gli investigatori, era una associazione che “dopava” i cavalli per alterare o condizionare i risultati delle corse. Secondo quanto hanno accertato gli investigatori, l’organizzazione tentava di condizionare l’esito di competizioni in molti ippodromi italiani, tra cui quello di Foggia.
“Abbiamo partecipato all’operazione, spiega Salvatore Livorno, Capo Nucleo delle Guardie Zoofile Enpa di Napoli, e abbiamo fatto la nostra parte per tutelare gli animali e per reprimere i reati commessi contro i cavalli. Abbiamo operato a fianco di poliziotti preparati e sensibili nei confronti degli animali. A loro e ai magistrati va il nostro ringraziamento”.
“L’ennesima operazione nel mondo di certe corse ippiche, aggiunge Livorno, conferma tutti i nostri dubbi e richiede molta attenzione da parte degli investigatori. Gli stessi dubbi sono confermati dai dati dell’Osservatorio reati contro gli animali (Orca) dell’Enpa, che nel 2004 ha registrato 6 casi di doping e corse truccate e nel 2005 ben 12 casi. Il doppio rispetto all’anno precedente”.
Servono condanne esemplari per chi ha drogato i cavalli per guadagnare. Per l’Enpa, oltre ai reati associativi, va contestato il reato punito dall’articolo 544-ter del codice penale, che prevede condanne da quattro mesi a quattro anni di carcere e multe da 3.mila a 30.mila euro per chi maltratta o sevizia animali in relazione a scommesse clandestine o al fine di trarne profitto per sé o per altri.
Ma anche il nuovo Parlamento deve fare la sua parte. I cavalli, più di altri animali, sono esposti al rischio di essere dopati prima di corse ufficiali o clandestine. L’Enpa chiede ai parlamentari che si sono appena insediati di discutere in tempi rapidi la proposta di legge sulla tutela dei cavalli fortemente voluta dalla Protezione Animali e presentata dall’onorevole Carla Rocchi.
Doriana Pellegrino
ENPA: LA PROTEZIONE ANIMALI DAL 1871. ENTE FONDATO DA GIUSEPPE GARIBALDI