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'BEATLES' DI SERGIO D’AMARO
di
Clelia de Vincentiis
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Il mito dell'eterno effimero |
3/12/2004 |
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'Beatles' di Sergio D’Amaro, omaggio e amabile sberleffo agli anni ’60, racconta, in una, due cose insieme: la giovinezza della nostra storia, la storia di una giovinezza. Racconta gli anni ’60, gli anni più giovanili della nostra storia, quelli di un’Italia affrancata da decenni di arretratezze e tabù, fiduciosa e fiera del suo miracolo economico, ed entro questa cornice di prosperità ed ottimismo, la storia personale dell’autore, dalla tarda infanzia alla prima giovinezza. Se giovinezza è, pur nei suoi turbamenti e nelle sue congenite inquietudini, frenesia di vivere, tensione vitalistica al godimento estremo, una giovinezza consumata negli anni ’60 è tutto questo elevato a mille ... |
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DIRE, FARE, PENSARE...OCCULTARE
di
Luigi Ruberto
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Come l’onesta (sempre più rara) può migliorare il mondo |
9/11/2004 |
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Sud, indicazione di un'area geografica del Paese, un Paese o Nazione, quella Italiana, particolare piena di risorse ma anche di problemi, problemi irrisolti da anni o forse da secoli, incancreniti come ogni problema o male che non viene curato. Il Sud tanto decantato e tanto dimenticato è una realtà piena di risorse, risorse che devono andare al Nord ricco ed opulento, che continua ad ingrassare con la forza e il sudore dei meridionali, terroni, incapaci di scrollarsi di dosso la vecchia e stantia mentalità che il fare, il dire, il pensare, possono portare ricchezza e benessere. Ed invece così per ora non è, per molti continua la vita del dire, per altri quella del fare, per altri quella del pensare, per altri ancora, spesso simbiotica con la classe dirigente al potere, l'occultare, perché i problemi non vanno affrontati ma nascosti per poi tirarli fuori al momento opportuno e spaventare il popolo imbelle... |
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LE BELLE E LE BESTIE
di
Clelia de Vincentiis
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La favola delle due Simone |
15/10/2004 |
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Sarebbe bello credere alle favole, specialmente di questi tempi. Basterebbe per dormir bene anche soltanto una notte. Per dimenticare bambini carbonizzati in quantità industriali sotto il tetto di una scuola, o passeggeri di treni ed aerei ridotti a poltiglia, semplici viscide macchie per terra (una volta dei corpi, delle vite, e un futuro: ora una cifra a sei zeri, sulla carta stampata, che sale...). Ebbene, la favola. La favola è quella della Bella e la Bestia. La trama? In breve: un’amorevole fanciulla riesce ad irretire con la sua dolcezza una creatura dalle fattezze mostruose, irascibile e scontrosa, trasformandola infine in uno splendido principe! Che c’entra tutto questo con l’incubo che stiamo tutti vivendo dall’11 settembre 2001 a questa parte? Non è forse sacrilego confondere la realtà del terrorismo internazionale con il mondo levigato e surreale di un’invenzione fantastica? Probabilmente sì, ma non meno sacrilego è continuare a fare discorsi di real politik e non cavarne un ragno dal buco... |
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