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IL CORSARO DI TERLIZZI
di
Antonio Gelormini
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La candidatura di Vendola come scelta di popolo chiara, netta ed innovativa |
19/1/2005 |
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Imprevista, salutare e tonificante. Proprio come l'arrivo a sorpresa di una ‘secchiata d'acqua fresca’ in piena calura estiva. Così è stato per il centrosinistra il responso delle primarie, che hanno decretato l'elezione di Nichi Vendola a candidato alla presidenza della Regione Puglia per lo schieramento della Grande Alleanza Democratica. Solo che questa volta il gavettone è arrivato in pieno inverno, in una giornata gelida e pungente, che non ha impedito, però, uno straordinario afflusso alle urne, ulteriore e piacevole sorpresa di una voglia senza confini di partecipazione attiva dei cittadini pugliesi. Franco Cassano, all'indomani del risultato, non ha esitato ad affermare che ‘le primarie non sono solo uno strumento, ma anche un'immagine del centrosinistra, in cui si testimonia un forte esercizio della cittadinanza e si conferma che gli elettori del centrosinistra sono gelosi della propria delega. Il monopolio dei partiti sulle decisioni della politica non è più sostenibile’... |
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EMANUELE ITALIA E IL DOLORE LUMINOSO DEL NULLA
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L'addolorata illuminazione dell'esistenza |
12/1/2005 |
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Per me che sono stato dapprima l'affascinato allievo del suo iperuranico filosofare di monadi lontane al tempo dell'adolescenza gretta di brufoli e desideri, limpida di passioni e sogni, tabula rasa d'infinita…ignoranza avvinta dalla socratica certezza gnoseologica, dalla sua voce allampanata di demiurgo-attore che catturava e colpiva e feriva, perché no, con parole improbabili fino a raschiare l'anima dal corpo come la verità dal caos; per me, dunque, che di quella maieutica mi ritrovo oggi interprete smilzo a osare la parola per disquisirne l'ultima fatica poetica, il suo prezioso canto del cigno abbarbicato al dolore della vita che ci accomuna e ‘ci fa fratelli tutti. Io qui, tu là, inutili da sempre’ (inutilità fraterne), proprio come si legge in ‘…e s'addolora la luce’, curato da Carlo Luigi Torelli con ‘All'insegna del cinghiale ferito’, per me, dicevo, è abbagliante sorpresa, dolorosa meraviglia di luce, oro colato di parole... |
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ROCCHETTA: DA PAESE PONENTE A PAESE LEVANTE
di
Vito Feninno
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Insieme è possibile: esiste un io collettivo |
23/12/2004 |
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Si può essere delusi, o veniamo tacciati di catastrofismo o, peggio, di moralismo gratuito? Io penso che se, perfino, gli elettori di centrodestra incominciano a manifestare delusione per il più bravo ‘venditore di tappeti’ al mondo, Berlusconi, figuriamoci noi se non possiamo dirci delusi da mezze figure di ‘amministratori per caso’. Un uomo di sinistra è storicamente più severo nel giudizio, quando una compagine governativa, a lui ‘amica’, non sente il dovere di attivare politiche rigorosamente progressiste. E a Rocchetta purtroppo la politica permane in uno stato di autoreferenzialità. E a dispetto delle cattive condizioni oggettive del paese, i governanti si chiamano fuori o, peggio, si dichiarano non colpevoli. Ho già, in altri momenti, fatto conoscere le mie posizioni rispetto alle forme organizzative di una comunità... |
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